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Aprire un bar di successo: costi, cosa serve, licenze e requisiti

Un connubio tra la passione per l'ospitalità e l'ingegno imprenditoriale

Aprire un bar è un’avventura coinvolgente che mescola passione e imprenditorialità. I bar, epicentri della socialità e della cultura italiana, offrono un’ampia gamma di esperienze: dal caffè tradizionale al cocktail bar sofisticato, ciascuno rappresenta un microcosmo unico. Dietro la vetrina si nasconde un mondo di sensazioni e opportunità, ma anche di sfide e complessità burocratiche.

Cosa serve per aprire un bar: requisiti e procedimenti

L’apertura di un bar richiede una preparazione accurata e una roadmap ben definita.

Ecco una lista di tutti i requisiti più importanti per aprire un bar:

1. Locale con destinazione d’uso commerciale (di proprietà o in affitto)

2. Partita IVA

3. Iscrizione al Registro delle Imprese della Camera di Commercio

4. Iscrizione all’INPS

5. Presentazione della SCIA allo sportello SUAP del comune di competenza

Altri requisiti per aprire un bar

Location

Prima di tutto, è essenziale scegliere la location ideale, valutando il flusso di persone, la concorrenza e l’adeguatezza dello spazio. La location ideale per aprire un bar dipende molto dal tipo di clientela che si vuole attrarre. Ad esempio, se si vuole puntare su un pubblico più giovane e trendy, potrebbe essere meglio optare per una zona centrale e vivace della città, vicino a università o luoghi di lavoro. Se si preferisce invece un pubblico più tranquillo e famigliare, si potrebbe considerare un quartiere residenziale o una zona più periferica, dove le persone cercano un luogo accogliente per rilassarsi.

È importante anche valutare la concorrenza nella zona scelta. Se ci sono già molti bar o locali simili, potrebbe essere difficile emergere e distinguersi. Al contrario, se la concorrenza è scarsa, si potrebbe avere più possibilità di attrarre clienti.

Inoltre, bisogna anche considerare l’adeguatezza dello spazio. Il locale deve essere abbastanza grande per accogliere un numero adeguato di clienti, con spazi comodi e funzionali per il servizio e l’organizzazione. Infine, è importante trovare un luogo che rispetti le normative e regolamentazioni in materia di sicurezza e igiene.

Tipo e format

Successivamente, definire il tipo di bar e l’offerta da presentare al pubblico diventa cruciale per distinguersi nel mercato.

Ad esempio, il bar potrebbe essere un cocktail bar con un’ampia selezione di drink speciali e mixologist esperti, un wine bar con una vasta selezione di vini provenienti da diverse regioni del mondo, o un caffè specializzato in caffè di alta qualità e pasticceria gourmet.

Una volta scelto il tipo di bar, è importante definire il formato. Ad esempio, potrebbe essere un bar di quartiere accogliente e informale, un bar lounge moderno e elegante, o un bar all’aperto con un’atmosfera rilassata e in stile garden.

Definire il tipo e il formato del bar aiuterà a creare un’identità unica e attraente per gli ospiti, e sarà un punto di partenza fondamentale per il successo del locale.

Licenze e certificazioni

Ottenere le licenze necessarie e conformarsi alle normative sanitarie e di sicurezza sono passaggi fondamentali prima dell’apertura. Esse variano in base alla location e al tipo di bar che si intende aprire, ma generalmente includono:

1. Attestato di frequentazione del corso HACCP (distribuzione alimenti)

2. Attestato di frequentazione del corso SAB (specifico per bar e ristoranti)

3. Certificazione corso antincendio

4. Documento di valutazione dei rischi (DVR)

È sempre consigliabile consultare un avvocato o un commercialista esperto per assicurarsi di ottenere tutte le licenze e certificazioni necessarie prima dell’apertura dell’attività. 

Redigere un business plan

Per aprire un bar serve un buon business plan. Ecco un esempio di quale potrebbe essere la sua outline:

1. Executive Summary

Il nostro bar, denominato “Bar del Quartiere”, avrà sede in una posizione centrale della città e offrirà una vasta selezione di bevande alcoliche e non alcoliche, nonché spuntini leggeri e intrattenimento dal vivo. Il nostro obiettivo è creare un’atmosfera accogliente e invitante, in cui i clienti possano rilassarsi e godersi del tempo di qualità con amici e famiglia.

2. Analisi di mercato

Secondo le nostre ricerche di mercato, c’è una domanda significativa per un bar di quartiere che offra una gamma diversificata di bevande e un ambiente accogliente. La zona circostante è densamente popolata e c’è una mancanza di locali che offrano un’esperienza di bar di qualità.

3. Piano aziendale

Il nostro bar sarà aperto sette giorni su sette, offrendo una varietà di promozioni tematiche durante la settimana per attirare clienti. Inizialmente, impiegheremo un team di baristi e personale di servizio, e valuteremo la possibilità di ampliare il personale in base alle esigenze del nostro business. Inoltre, stipuleremo contratti con fornitori di bevande e cibo per garantire una costante offerta di prodotti di alta qualità.

4. Marketing e vendite

Per promuovere il nostro bar, pianificheremo un mix di strategie di marketing, tra cui pubblicità su social media, volantinaggio, e promozioni speciali durante eventi locali. Inoltre, intenderemo collaborare con altri locali della zona per creare sinergie e generare traffico incrociato di clienti.

5. Pianificazione finanziaria

Grazie a un prestito commerciale e ad un investimento personale, saremo in grado di coprire le spese iniziali di apertura del bar, tra cui la locazione dello spazio, l’acquisto di strumenti e l’avvio delle operazioni. Stabiliremo anche piani finanziari a lungo termine per garantire la sostenibilità del nostro business nel corso del tempo.

Il BP è un documento assai più complesso di una semplice outline. Per la sua redazione ti suggeriamo di avvalerti di un consulente esperto del settore.

Attrezzatura e mobilio

Un bar ha ovviamente bisogno di macchinari, strumenti e arredo. Ecco una lista delle cose essenziali che solitamente si trovano in un bar:

1. Macchine per caffè e macinacaffè: per preparare caffè espresso e altre bevande a base di caffè.

2. Macchina per fare il caffè americano: se vuoi preparare caffè americano e altre bevande a base di caffè “alternative”.

3. Macchina per la spremuta: per preparare succhi di frutta freschi.

4. Frullatore: per preparare frullati, smoothie e altre bevande a base di frutta.

5. Lavastoviglie: per lavare bicchieri, tazze, piatti e posate.

6. Frigoriferi e congelatori: per conservare gli ingredienti e le bevande fresche.

7. Distributore di birra: per servire birra alla spina.

8. Dispenser di bevande: per servire bibite gassate e altre bevande in modo pratico e veloce.

9. Lavabicchieri: per pulire i bicchieri in modo rapido ed efficiente.

10. Mobili da bar: banconi, sgabelli e tavoli per i clienti.

11. Sedie e tavoli: per l’area ristorante e l’area esterna, se prevista.

12. Mobili per la cucina: armadi, scaffali e tavoli di lavoro per la preparazione di cibi e bevande.

Se aprirai un bar con servizio cucina, molto probabilmente dovrai dotarti anche di:

13. Piastra per cottura in ghisa o fornello

14. Forno elettrico

15. Abbattitore per alimenti

16. Scaldavivande

Questi sono solo alcuni esempi di attrezzature e mobilio che potrebbero essere necessari per aprire un bar. È importante valutare le esigenze specifiche del proprio bar e assicurarsi di avere tutto il necessario per poter lavorare bene e garantire un’esperienza piacevole ai clienti.

 

Qual è l’iter burocratico per aprire un bar?

L’iter burocratico per aprire un bar in Italia è un labirinto normativo che richiede la compilazione di documenti precisi e la gestione di pratiche amministrative specifiche. La prima tappa consiste nella richiesta di una concessione edilizia e la presentazione di un progetto architettonico. Successivamente, si procede con l’ottenimento della licenza di apertura attività e la SCIA (Segnalazione Certificata di Inizio Attività), che può variare a seconda delle normative regionali e comunali.

Quanto costa aprire un bar: vediamo i fattori

Aprire un bar implica una valutazione attenta dei costi iniziali e dei flussi di cassa futuri. Tra i principali costi figurano:

1. Nuova gestione o attività rilevata?

Subentrare un bar già avviato può presentare benefici in termini di economia e tempi, grazie alla disponibilità di un ambiente già attrezzato e a una clientela già consolidata. Tuttavia, il costo per acquisire l’attività, conosciuto come “buonuscita”, potrebbe essere notevole. Questo importo dipende principalmente dal volume di affari annuale del locale e dalla sua ubicazione geografica.

2. Location

Innanzitutto, il locale deve essere adibito a uso commerciale; altrimenti, sarà necessario richiedere un cambio di destinazione d’uso, solitamente da residenziale a commerciale. Gli investimenti avranno un ritorno più rapido se il locale è situato in una posizione chiave, magari in una zona centrale e turistica.

3. Personale

Se l’attività non è a conduzione familiare, i costi per regolarizzare il personale e fornire formazione allo staff possono essere eccessivi. L’entità di questi costi dipende dal volume di affari dell’attività e dai tipi di contratti (come ad esempio quelli di apprendistato). In generale, questa voce di spesa può rappresentare circa un terzo dei costi totali.

4. Attrezzatura e mobilio

Rilevare un bar già avviato offre la possibilità di risparmiare sui costi relativi agli arredi e alla preparazione dell’ambiente, tra le varie opportunità. Altrimenti, si può considerare l’acquisto di mobili e attrezzature usati, inclusa la scelta del bancone, oppure optare per soluzioni di leasing o comodato d’uso.

5. Marketing e comunicazione

La promozione è fondamentale, specie per i bar di nuova gestione o rebrandizzati. Una strategia di marketing efficace può aiutare a far conoscere il locale, attirare clienti e aumentare le vendite.

Oltre al normale posizionamento su Google, alcune azioni di promozione che si possono adottare includono:

1. Organizzazione di eventi speciali

2. Creazione di offerte e promozioni

3. Partecipazione a fiere o festival della birra

4. Pubblicazione di contenuti interessanti e coinvolgenti sui social media

5. Invio di newsletter agli iscritti

6. Collaborare con micro-influencer locali

In breve, quali sono i costi per aprire un bar in Italia?

Si stima che l’investimento necessario sia compreso tra 100.000 e 150.000 euro, di cui almeno 50.000 euro destinati all’acquisto di mobili e attrezzature, escludendo interventi significativi di ristrutturazione e adattamento degli spazi.

Il contesto del franchising presenta scenari differenti: l’affiliazione a caffetterie e gelaterie può essere proposta anche in modalità low-cost, partendo da circa 15.000 – 20.000 euro, mentre birrerie, enoteche e bar con cucina richiedono un investimento più sostanzioso.

Aprire un bar in franchising: un’opzione da considerare

Una via alternativa è l’apertura di un bar in franchising, che offre l’opportunità di sfruttare un marchio consolidato e un supporto operativo già strutturato. Ciò riduce alcune delle incognite legate all’apertura di un nuovo locale, ma richiede un investimento iniziale e l’aderenza rigorosa alle linee guida del franchisor.

Vantaggi di aprire un bar

Aprire un bar offre opportunità immense ma anche sfide considerevoli. La cultura dell’ospitalità è un punto di forza, consentendo di creare legami autentici con la clientela. Tuttavia, la competizione è intensa e la gestione del personale, la stagionalità del business e le variabili impreviste possono rappresentare sfide quotidiane. L’adattamento alle tendenze e l’innovazione sono cruciali per rimanere rilevanti nel settore.

Conclusioni: il bar come crocevia di passione e business

Un connubio tra la passione per l’ospitalità e l’ingegno imprenditoriale. Attraverso la diversità dell’offerta, l’atmosfera unica e l’attenzione per i dettagli, un bar può diventare un pilastro della vita sociale e culturale delle comunità locali. Tuttavia, richiede dedizione, strategia e un costante desiderio di innovazione per affermarsi in un mercato in continua evoluzione. Ogni bicchiere racchiude la storia di una passione e l’impegno di chi trasforma l’accoglienza in un’arte.

 

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