Avviare un'impresa

Food Truck: guida step by step per nuove attività di street food

Hai mai sognato di trasformare la tua passione per il cibo in un'impresa ambulante di successo?

Aprire un food truck in Italia è un’avventura emozionante che unisce la creatività culinaria con la libertà imprenditoriale. Da Milano a Napoli, i food truck stanno conquistano il cuore di italiani e turisti con idee culinarie creative e l’atmosfera vivace.

Ma come si fa a entrare in questo mondo affascinante? In questo articolo, esploreremo passo dopo passo tutto ciò che c’è da sapere su come avviare e gestire con successo un food truck in Italia. Dalle leggi e regolamentazioni locali alle strategie di marketing e alla gestione operativa, scoprirai tutto ciò di cui hai bisogno per trasformare il tuo sogno culinario in una realtà ambulante. Preparati a immergerti in un viaggio gastronomico e imprenditoriale che potrebbe cambiare la tua vita.

Food Truck notturno illuminato

Come aprire un food truck in 7 step

Step 1: servono i capitali, quindi serve un business plan

Pur essendo meno impegnativo dal punto di vista finanziario rispetto a un ristorante tradizionale, l’avvio di un commercio ambulante gastronomico richiede comunque un certo investimento, che mediamente si aggira intorno ai 30-35 mila euro. Una valida alternativa è rappresentata dai food truck in franchising, che consentono di abbattere i costi iniziali, ma limitano la personalizzazione del veicolo e del menù, poiché si basano sull’uniformità dell’offerta commerciale.

Il costo più significativo da considerare nel budget è quello del furgone stesso, la cui spesa può variare considerevolmente, oscillando tra i 20.000 e i 100.000 euro. Questa disparità dipende dalle caratteristiche del mezzo: è evidente che un furgone progettato specificamente per essere un food truck – un veicolo speciale – e già dotato degli equipaggiamenti necessari sarà più costoso di un veicolo da allestire. Per ridurre i costi iniziali, è possibile optare per un veicolo usato, da personalizzare successivamente.

Le spese relative al carburante rappresenteranno un costo significativo solo se il food truck opererà su base itinerante, richiedendo quindi di percorrere lunghe distanze. In alternativa, se si opta per il commercio ambulante con posteggio fisso, i costi saranno limitati a circa 150-200 euro al mese per gli spostamenti da casa al luogo di lavoro.

Oltre a queste spese, è necessario considerare anche il costo delle materie prime, degli imballaggi, delle consulenze professionali (come il commercialista), delle tasse per l’occupazione del suolo pubblico e eventuali investimenti in marketing, volti a aumentare la visibilità e l’attrattiva della propria attività.

Step 2: il tuo food truck ha bisogno di un brand

Inizia cercando un nome attraente che rappresenti al meglio la tua visione aziendale. Cerca qualcosa di chiaro, facile da pronunciare e memorizzabile. Una volta scelto il nome, pensa a un logo che rifletta l’identità del tuo food truck. Potresti optare per un design che rappresenti il tipo di cibo che offri o che richiami il tuo stile e la tua personalità.

Assicurati che il logo sia facilmente riconoscibile e che si adatti alle dimensioni del food truck.
Infine, pensa a uno slogan che catturi l’attenzione dei potenziali clienti e che comunichi in modo efficace ciò che rende unico il tuo food truck. Lascia che il nome, il logo e lo slogan lavorino insieme per creare un’immagine forte e accattivante per il tuo business.

In base al target di clientela e alla natura della tua offerta, è importante pianificare una campagna di marketing efficace per raggiungere potenziali clienti. Se vuoi raggiungere una fascia di clientela giovane e dinamica, puoi sfruttare i social media per promuovere il tuo business.
Allo stesso tempo, non sottovalutare l’utilizzo dei classici volantini distribuiti in zona, che possono fare la differenza. Se il tuo obiettivo è di attrarre lavoratori in pausa pranzo, lasciare volantini e coupon per sconti presso gli uffici della zona può aiutarti a aumentare la tua clientela.

Step 3: scegli lo stato giuridico della tua attività

Qual è la struttura legale più adatta per la tua attività: società a responsabilità limitata (S.r.l.), società in accomandita semplice (SAS) o società a nome collettivo (SNC)? La S.r.l., una forma di società di capitali, offre una protezione considerevole ai soci poiché limita la responsabilità finanziaria al capitale investito, preservando il patrimonio personale anche in caso di fallimento.

Tuttavia, per avviare un food truck, sono spesso preferibili le società di persone, come le SNC o le SAS. Queste strutture societarie sono più agevoli da costituire e gestire e consentono una contabilità semplificata, rendendo l’intero processo più fluido.

In alternativa, se decidi di avviare l’attività da solo senza soci, puoi optare per la ditta individuale. Questa forma giuridica non richiede un capitale minimo e ti conferisce la completa responsabilità e proprietà dell’impresa.

Step 4: adempi alla pratiche burocratiche

Nonostante sembri che tutto sia pronto, è importante sapere che prima di avviare l’attività del tuo food truck è necessario completare una serie di pratiche amministrative, iniziando con l’iscrizione alla Camera di Commercio Industria Artigianato Agricoltura (CCIAA) e l’apertura della Partita IVA. Una volta ottenute, sarà necessario attivare le posizioni Inps e Inail per assicurare la tua pensione e rispettare l’obbligo dell’assicurazione contro gli infortuni.

Step 5: procurati licenze e autorizzazioni

Per avviare un food truck in Italia, è essenziale essere conformi alla normativa vigente, che attualmente non richiede più l’iscrizione al Registro Esercenti il Commercio (REC). Tuttavia, ci sono ancora diversi requisiti e permessi da ottenere.

Prima di tutto, per gestire un’attività di questo tipo, è necessario avere almeno due anni di esperienza nel settore della ristorazione, essere diplomati in una scuola alberghiera o possedere un attestato di frequenza a un corso SAB della durata di almeno 120 ore.

Inoltre, è fondamentale soddisfare i requisiti morali per ottenere la licenza di gestore di un food truck, il che implica non avere precedenti penali o giudiziari in sospeso, specialmente per reati legati alla moralità pubblica, uso di droga, scommesse clandestine o condanne commesse in stato di ubriachezza. Nel caso di precedenti penali, è necessario che siano trascorsi almeno 5 anni dalla fine della pena prima di poter aprire un food truck.

Successivamente, è indispensabile ottenere la licenza appropriata, la quale viene rilasciata dal comune competente. Se si intende operare come ambulanti con posteggio fisso, si deve essere in possesso della licenza di tipo A; altrimenti, si può optare per la licenza di tipo B, che consente di operare in tutta Italia ma non garantisce un posto fisso.

Infine, per completare le autorizzazioni necessarie, è obbligatorio richiedere la Segnalazione Certificata di Inizio Attività (SCIA), che formalizza l’inizio dell’attività imprenditoriale, oltre a possedere la patente di guida necessaria per condurre il veicolo.

Step 6: ottieni un’autorizzazione sanitaria

Svolgere attività in un food truck comporta principalmente la manipolazione di cibi, quindi l’ASL richiede che il tuo veicolo rispetti tutte le normative in vigore. Dopo aver completato i controlli necessari, otterrai l’autorizzazione sanitaria che dovrai tenere con te per ogni ispezione futura.

Step 7: trova la giusta location

Se la tua idea è di esercitare la tua attività senza posto fisso, allora dovrai pianificare un piano che ti permetta di ottenere il massimo dai tuoi sforzi.  Ecco alcuni suggerimenti per trovare la giusta location per il tuo food truck:

  • Eventi e festival: partecipare a eventi, festival e fiere locali può essere un ottimo modo per aumentare la visibilità del tuo food truck e raggiungere un pubblico più ampio.
  • Parcheggi in zone trafficate: cerca parcheggi in zone ad alta densità di traffico, come centri commerciali, università o aree industriali, dove ci sono molti potenziali clienti in cerca di cibo veloce e conveniente.
  • Mercati contadini: partecipare ai mercati contadini può essere un’ottima opportunità per mettere in mostra il tuo cibo di alta qualità e attirare clienti interessati a prodotti locali e artigianali.
  • Quartieri residenziali e uffici: parcheggiare il tuo food truck in quartieri residenziali e vicino a uffici può essere un ottimo modo per attirare clienti in cerca di pranzo o cena veloce.
  • Collaborazioni con locali: collaborare con locali come birrerie, bar o taproom può offrirti la possibilità di parcheggiare il tuo food truck all’interno del loro spazio e ottenere guadagni extra.

Ricorda di fare ricerca di mercato e valutare attentamente le potenziali location per assicurarti di scegliere la migliore.

Buona fortuna!

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