Avviare un'impresa

Quanto costa e cosa serve per aprire un centro estetico nel 2024

In un’epoca in cui l’aspetto esteriore ha un ruolo fondamentale, un numero crescente di individui si rivolge quotidianamente a professionisti dell’estetica.

Da un lato, siamo spinti a inseguire ideali estetici difficilmente raggiungibili, mentre dall’altro prendersi cura di noi stessi giova al nostro benessere mentale e fisico. Questa è la ragione per cui aprire un c.e. rappresenta oggi un investimento sicuro e redditizio.

Nonostante il periodo di crisi, la cura personale è diventata un elemento indispensabile nella vita di molti italiani.

Come spesso accade nel momento in cui si decide di avviare un’impresa, è complesso navigare tra le regolamentazioni e i vari ostacoli pratici. Le spese, la documentazione e la burocrazia possono generare confusione e persino scoraggiamento! Ma se il tuo sogno è aprire un’attività nel mondo dell’estetica, perché non tentare?

Non preoccuparti, con un po’ di pazienza e supporto, puoi realizzare presto il tuo progetto. Abbiamo redatto una guida completa per rispondere a tutte le tue domande. Sarai finalmente in grado di comprendere il budget necessario e l’intero processo che dovrai affrontare.

Cosa serve per aprire un centro estetico oggi?

Come per tutte le altre attività imprenditoriali, aprire un c.e. necessita ben più che solo passione e motivazione. Ecco un riassunto di tutto ciò di cui avrai bisogno:

1. Business plan dettagliato

Un piano aziendale ben strutturato e completo che includa analisi di mercato, analisi della concorrenza, obiettivi di business, strategie di marketing, proiezioni finanziarie, ecc.

2. Finanziamenti

Un capitale iniziale sufficiente per avviare e sostenere le spese iniziali, come l’affitto del locale, l’acquisto di attrezzature e forniture, il training del personale, le spese di marketing, ecc. Vedremo più in dettaglio quali sono esattamente i costi più avanti.

3. Licenze e autorizzazioni

Ottenere tutte le autorizzazioni necessarie per operare come c.e., compresi i permessi sanitari, le licenze commerciali, le autorizzazioni per la gestione di prodotti cosmetici o servizi medico-estetici, ecc.

4. Località idonea

Individuare e affittare o acquistare un locale in una posizione strategica e accessibile, che abbia le caratteristiche necessarie per ospitare un c.e., come l’ampiezza, l’illuminazione naturale, l’accessibilità, ecc.

5. Attrezzature e forniture

Acquistare o noleggiare tutte le attrezzature e forniture necessarie per offrire servizi estetici di alta qualità, come letti per massaggi, macchinari per trattamenti viso e corpo, prodotti cosmetici, ecc.

6. Personale qualificato

Assumere e formare un team di professionisti qualificati nel settore dell’estetica, come estetiste, massaggiatori, consulenti cosmetici, ecc.

7. Marketing e promozione

Sviluppare una strategia di marketing efficace per promuovere il c.e., come la creazione di un sito web professionale, la gestione dei social media, la pubblicità locale, la partecipazione a eventi e fiere del settore, ecc.

Come redigere il business plan?

Il tuo business plan dovrebbe essere redatto in questo modo:

1. Analisi di mercato:
– Ricerca di mercato per comprendere le tendenze e le preferenze dei consumatori nel settore di riferimento
– Analisi della domanda e dell’offerta per identificare opportunità e minacce nel mercato
– Valutazione delle dimensioni del mercato, della crescita prevista e delle dinamiche del settore

2. Analisi della concorrenza:
– Identificazione dei principali concorrenti e delle loro strategie di marketing e di vendita
– Valutazione dei punti di forza e dei punti deboli dei concorrenti
– Analisi delle azioni dei concorrenti e delle risposte possibili

3. Obiettivi di business:
– Definizione di obiettivi a breve, medio e lungo termine che siano realistici, misurabili e chiaramente definiti
– Identificazione di obiettivi finanziari, di mercato e operativi per guidare le decisioni aziendali

4. Strategie di marketing:
– Sviluppo di strategie di branding per differenziarsi dalla concorrenza e creare una forte presenza nel mercato
– Identificazione dei canali di distribuzione più efficaci per raggiungere il target di clientela
Pianificazione di campagne pubblicitarie e promozionali per aumentare la consapevolezza del marchio e stimolare le vendite

5. Proiezioni finanziarie:
– Elaborazione di previsioni di vendita, entrate, costi e profitti per i prossimi anni
– Analisi del flusso di cassa per garantire una gestione finanziaria sana e sostenibile
– Identificazione delle fonti di finanziamento necessarie per sostenere la crescita aziendale

6. Pianificazione operativa:
– Definizione di obiettivi operativi e strategie per migliorare l’efficienza e la produttività
– Sviluppo di piani di gestione delle risorse umane, pianificazione della catena di approvvigionamento e gestione delle operazioni quotidiane

7. Monitoraggio e controllo:
– Definizione di indicatori chiave di prestazione per valutare il progresso verso gli obiettivi aziendali
– Implementazione di sistemi di monitoraggio e controllo per identificare e correggere eventuali deviazioni dal piano aziendale

8. Risorse e partnership:
– Identificazione delle risorse e delle competenze necessarie per implementare con successo il piano aziendale
– Esplorazione di opportunità di partnership strategiche per accedere

Quanto costa aprire un centro estetico

Aprire un’attività senza disponibilità finanziarie è un compito arduo e, nonostante possa sembrare privo di poesia, la questione del denaro è purtroppo centrale (e soprattutto) cruciale.

Per avviare un c.e. è necessario affrontare una serie di costi considerevoli, tra cui:

1. Affitto del locale

2. Le bollette

3. L’allestimento degli interni

4. I stipendi dei collaboratori

5. Corsi di formazione

6. L’equipaggiamento

7. Le apparecchiature

8. Prodotti

9. Eventuali materiale pubblicitario e campagne

 

Le spese iniziali sono numerose e spesso ingenti, almeno 50.000 euro, sebbene questa cifra possa variare a seconda di molteplici fattori. Molto dipende dalla posizione del tuo centro, dai servizi forniti e dal tipo di clientela a cui punti.

Se non hai esperienza nel settore dell’estetica, sarà necessario assumere professionisti che lavorino per te, il cui compenso non potrà essere modesto.

È evidente che quanto più ambizioso è il tuo progetto, tanto più elevata sarà la somma richiesta per avviare l’attività. Quindi, non stupirti se la spesa supererà anche i 100.000 euro.

Tuttavia, prima di arrenderti sappi che esistono diverse strategie per contenere e ridurre queste spese, come agevolazioni fiscali o la scelta di un c.e. in franchising. Se il tuo budget è esiguo, è possibile anche lavorare direttamente da casa o condividere lo spazio con un salone di parrucchiera.

Possibili agevolazioni

L’avvio di un c.e., come accennato, richiede un considerevole investimento iniziale. Tuttavia, ci sono diverse agevolazioni fiscali che possono contribuire a ridurre alcune spese. Ecco le principali tre:

1. Agevolazioni fiscali clienti con Partita IVA

Queste agevolazioni sono rivolte a piccole, medie e grandi imprese e permettono di beneficiare di una riduzione dell’IVA al 10%.

2. Sostegno all’imprenditoria femminile

Le agevolazioni possono essere richieste dalle imprese dove almeno il 60% dei proprietari sono donne. Sono offerti finanziamenti, una parte dei quali non deve essere restituita e un’altra a un tasso agevolato dello 0,5%, da rimborsare entro 10 anni.

3. Bando Resto al Sud

Per le imprese gestite da un singolo individuo, il massimo finanziamento è di 60.000 euro. È inoltre previsto un contributo aggiuntivo non rimborsabile di 15.000 euro per le imprese individuali e di 40.000 euro per le società. Per maggiori informazioni, ti invito a consultare la pagina ufficiale del bando tramite il seguente link.

Come puoi notare, esistono diverse forme di assistenza e agevolazioni fiscali a cui potresti fare richiesta. Sarebbe bene consultare un commercialista esperto per valutare la tua situazione e verificare se soddisfi tutti i requisiti necessari.

E se non rientri in nessuna agevolazione?

Aprire un centro estetico con meno di 30.000 €, in franchising

Un modo pratico per avviare un c.e. riducendo drasticamente i costi iniziali è farlo attraverso il sistema del franchising. In questo caso, solitamente sarà l’azienda madre, a cui ti sei associato, a fornirti tutto l’essenziale. Dall’equipaggiamento e l’arredamento ai prodotti, non dovrai preoccuparti di nulla. Potrai capitalizzare sulla reputazione del marchio, ottenendo più rapidamente la fiducia della clientela.

Inoltre, riceverai supporto nella gestione della tua attività, con un servizio dedicato di assistenza, corsi formativi e aggiornamenti. Il marchio non può permettersi errori gravi da parte tua che potrebbero compromettere la sua reputazione!

Per aprire un centro estetico in franchising, di solito, il costo iniziale è moderato, oscillando tra i 10.000 e i 20.000 euro. È una soluzione valida se non disponi di un grosso budget o esperienza nel settore. Inoltre, grazie alla fiducia generata dal marchio, potrebbe essere più agevole ottenere prestiti bancari.

Tuttavia, come in ogni scelta, è importante considerare gli aspetti negativi. Avviare un franchising significa conformarsi alla visione del marchio. Dovrai adottare le loro metodologie e offrire solo i servizi indicati. In pratica, dovrai rinunciare alla tua autonomia, adeguandoti agli standard stabiliti nel contratto.

Non potrai introdurre novità autonomamente, ma dipenderai dal marchio per il lancio dei nuovi prodotti.

Inoltre, ci saranno royalty da versare periodicamente.

Prima di avviare un c.e. tramite franchising, pondera accuratamente vantaggi e svantaggi! Se sei incline alla tua indipendenza o non condividi la filosofia del marchio, potrebbe essere meglio attendere. Potresti aprire un centro estetico che rifletta la tua visione senza restare legato per anni a un progetto che non ti rispecchia.

Iter burocratico per aprire

Così come per l’avvio di qualsiasi attività, anche per questo caso esiste un complesso insieme di normative, procedure burocratiche e requisiti da rispettare. Il settore estetico è regolamentato da diverse leggi, tra cui la legge n. 1 del 4 gennaio 1990.

In maniera generale, questa legge disciplina ogni aspetto dell’attività degli estetisti. In particolare, stabilisce l’obbligo di avere almeno un professionista qualificato come estetista tra i titolari, soci, dipendenti o familiari coinvolti nell’attività, secondo quanto indicato dall’articolo 3.

Se hai intenzione di avviare un centro estetico, è necessario ottenere la certificazione di estetista oppure assumere un professionista che abbia già ottenuto il diploma nel settore.

Per ottenere la qualifica, è necessario frequentare un corso regionale di due anni, seguito da un ulteriore anno di specializzazione o un apprendistato della stessa durata presso un’impresa, o puoi anche ottenere la qualifica completando un apprendistato di tre anni insieme a un corso teorico di 300 ore.

Una volta ottenuto il diploma, comincerà il percorso burocratico per avviare il tuo c.e. dovrai:

1. Aprire la Partita IVA

2. Effettuare l’iscrizione presso la Camera di Commercio locale

3. Ottenere una Licenza di estetista attraverso lo Sportello per le Attività Produttive

4. Richiedere la certificazione igienico-sanitaria presso l’ASL competente

5. Comunicare l’inizio dell’attività al Comune

6. Designare il Responsabile

7. Attivare le posizioni INPS ed INAIL per il personale impiegato

Si tratta di una serie di passaggi da seguire con attenzione e precisione. Per ulteriori informazioni o supporto, è consigliabile iscriversi ad associazioni di categoria di artigiani o commercianti, dove si può trovare aiuto da chi ha già affrontato un percorso simile.

Dove è meglio avviare un centro estetico: la location

Sarebbe meglio aprire il centro in una zona ben frequentata e facilmente accessibile, in prossimità di altre attività commerciali o in un centro commerciale. Una buona visibilità e un facile accesso sono fondamentali per attirare clienti.
Inoltre, è importante considerare il tipo di clientela che si vuole attirare. Ad esempio, se si punta a una clientela più “upscale”, potrebbe essere meglio optare per una posizione in una zona residenziale di lusso o in una zona di shopping di fascia alta.

Infine, è fondamentale valutare la concorrenza nella zona scelta. Se ci sono già molti c.e. nelle vicinanze, potrebbe essere più difficile emergere e attirare clienti. In questo caso, potrebbe essere utile cercare una posizione in una zona meno saturata dal punto di vista della concorrenza.

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