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Aprire un negozio di abbigliamento: costi, iter burocratico e requisiti

Nonostante i periodi di difficoltà economica, il settore dell’abbigliamento rimane dinamico e attivo. Specialmente per gli appassionati di moda e tendenze, può costituire un’opportunità di investimento stimolante.

Aprire un negozio di abbigliamento può ancora rappresentare una fonte di reddito solida, sia optando per un marchio di franchising esistente, sia decidendo di seguire un percorso indipendente e personale. Considerando la vasta gamma di potenziali clienti e le loro molteplici esigenze e preferenze, trovare uno spazio unico e non essere sopraffatti dalla competizione dei grandi magazzini non è impossibile, ma richiede creatività, ricerca approfondita e dedizione per evitare di entrare in settori già saturi del mercato.

Cosa serve per aprire un negozio di abbigliamento? Le basi

In breve: pianificazione, competenze e passione.

Prima di avviare qualsiasi tipo di attività imprenditoriale, è fondamentale pianificarla in modo dettagliato, redigere un business plan e delineare il concetto di base.

In questo caso, per aprire un negozio di abbigliamento, è essenziale inizialmente:

1. Un concept (brand e formato adatti)

Scegliere un concetto e un formato che si adattino alle proprie capacità imprenditoriali, risorse finanziarie e alle esigenze locali dei consumatori.

Ad esempio:

Un concept adatto potrebbe essere quello di uno shop di abbigliamento sostenibile, che offre una selezione di prodotti realizzati con materiali eco-friendly e in linea con le tendenze della moda etica e responsabile. Il formato potrebbe essere quello di un negozio di quartiere accogliente e con uno stile moderno, che offre un’esperienza di shopping personalizzata e un servizio attento al cliente. Questo tipo di concept potrebbe attirare i consumatori interessati alla sostenibilità e all’etica del consumo, creando un’identità unica per il negozio e distinguendolo dalla concorrenza.

2. Un target specifico

Identificare il target di riferimento per poter creare una strategia di marketing efficace.

Il target abbigliamento potrebbe essere:

  1. Donne o uomini di età compresa tra 18 e 35 anni, alla ricerca di abbigliamento alla moda e di tendenza.
  2. Persone che siano interessate alla moda, alla qualità e al design dei capi.
  3. Clienti che abbiano un reddito medio-alto e siano disposti a spendere di più per abbigliamento di alta qualità.
  4. Persone che siano influenzate dalle tendenze di moda e desiderino indossare capi di abbigliamento in linea con le ultime mode.
  5. Clientela che sia attenta all’immagine personale e interessata a indossare abbigliamento che rifletta la propria personalità e stile.

3. Una nicchia

Scegliere una nicchia specifica di prodotti, in modo da distinguersi dalla concorrenza e attrarre clienti.

Ecco alcune opzioni di nicchie da considerare:

  1. Come detto prima, abbigliamento sostenibile e eco-friendly: offrire abbigliamento realizzato con materiali riciclati o biologici, e garantire trasparenza riguardo alla catena di approvvigionamento.
  2. Abbigliamento per taglie forti: rivolgersi a un mercato spesso trascurato offrendo abiti alla moda e di alta qualità per le persone di taglie più grandi.
  3. Moda etnica e artigianale: offrire capi realizzati da artigiani locali o provenienti da diverse culture, per coloro che desiderano indossare pezzi unici e autentici.
  4. Abbigliamento sportivo di alta gamma: rivolgersi a clienti che cercano abbigliamenti tecnici e di alta qualità per praticare sport e attività fisica.
  5. Abbigliamento per bambini e neonati: fornire una vasta gamma di capi di abbigliamento per i più piccoli, con attenzione alla qualità, al comfort e al design.Scegliere una di queste nicchie (o un’altra che rispecchia i propri gusti e le proprie competenze) permetterà al negozio di distinguersi e attirare un pubblico specifico.

4. Una ricerca di mercato

Un’analisi di mercato accurata è cruciale non solo per confermare la fattibilità della propria idea e definire l’assortimento di prodotti da offrire, ma anche per selezionare il luogo più adatto.

Inizialmente, per limitare i costi, potrebbe essere sufficiente un locale di dimensioni ridotte (50-70 metri quadrati) con un piccolo spazio per il magazzino e un bagno con spogliatoio per il personale.

La posizione del negozio sarà di estrema importanza: zone ad alto flusso pedonale e veicolare, vie centrali, centri commerciali e aree con visibilità, parcheggi vicini e facile accesso. La scelta della location dovrebbe considerare se è frequentata dalla clientela target e se c’è effettiva richiesta per il tipo di abbigliamento proposto.

Altro elemento da considerare è lo stato del locale e l’uso commerciale dello spazio. Se il locale è in buone condizioni e già a norma, potrebbe essere possibile risparmiare sui costi di ristrutturazione e adeguamento.

5. Un business plan

Redigere un BP accurato per pianificare tutte le attività e le strategie necessarie per avviare e gestire con successo il business.

Il business plan dovrebbe includere:

  1. Visione e obiettivi: descrivere la visione dell’attività e stabilire gli obiettivi a breve e lungo termine.
  2. Analisi di mercato: una ricerca di mercato approfondita per identificare il target di clientela, la concorrenza e le tendenze del settore.
  3. Posizionamento e branding: definire il posizionamento del negozio e creare un’identità di marca forte per differenziarsi dalla concorrenza.
  4. Offerta di prodotti: elencare i prodotti e i marchi che verranno offerti, incluso il prezzo medio, la gamma di taglie e lo stile.
  5. Strategia di marketing e vendite: pianificare le attività di marketing e pubblicità per promuovere il negozio e attirare i clienti, incluso l’uso dei social media, la pubblicità online e offline, e eventi speciali. Includere anche le strategie di vendita e promozione per massimizzare le entrate.
  6. Struttura organizzativa e risorse umane: definire la struttura organizzativa del negozio e le responsabilità del personale. Stabilire inoltre le esigenze di personale e le strategie di reclutamento e formazione.
  7. Piano operativo e logistica: descrivere le operazioni quotidiane del negozio, compresi gli approvvigionamenti, la gestione dell’inventario, la logistica e la gestione dei fornitori.
  8. Pianificazione finanziaria: elaborare un piano finanziario dettagliato, comprensivo di previsioni di entrate e spese, budget di marketing, margini di profitto previsti e flusso di cassa proiettato. Includere inoltre le fonti di finanziamento, i piani di investimento e le proiezioni di break-even.
  9. Rischi e pianificazione di contingenza: identificare i rischi potenziali per il business e pianificare le contromisure adeguate per mitigare tali rischi.
  10. Proiezioni future e obiettivi: definire i piani per la crescita e lo sviluppo futuri del negozio, inclusi nuovi punti vendita, espansione dell’offerta di prodotti, eccetera.

6. Una strategia di marketing

Avere una buona strategia di marketing per attirare e fidelizzare i clienti.

Alcune possibili strategie potrebbero includere:

  1. Creare un’immagine di marca attraente: sviluppare un marchio distintivo e coerente che risuoni con il target di riferimento e che si distingua dalla concorrenza.
  2. Utilizzare i social media: sfruttare i canali di social media per promuovere il brand, condividere contenuti rilevanti, coinvolgere i clienti e generare interesse per i prodotti.
  3. Offrire promozioni e sconti: utilizzare offerte speciali e sconti per attirare i clienti e incentivare gli acquisti.
  4. Creare eventi e iniziative promozionali: organizzare eventi, sfilate, iniziative di beneficenza o altre attività promozionali per coinvolgere la comunità locale e attirare l’attenzione sul negozio.
  5. Investire in pubblicità: utilizzare canali pubblicitari come Google Ads, display digitali, pubblicità su social media e pubblicità tradizionale per aumentare la visibilità del negozio.
  6. Coinvolgere i clienti: incoraggiare la partecipazione dei clienti attraverso programmi di fedeltà, sondaggi di soddisfazione, recensioni e feedback.
  7. Offrire esperienze di acquisto coinvolgenti: creare un ambiente e una esperienza di acquisto che sia piacevole e stimolante per i clienti.

Una strategia di marketing efficace dovrebbe essere incentrata sul comprendere e soddisfare le esigenze dei clienti, creare una relazione duratura con loro e aumentare la visibilità del negozio nel suo target di riferimento.

Leggi anche: Fidelizzazione dei clienti: come farli innamorare del tuo brand

Formato del negozio: è più redditizio fisico, online o franchising?

Analizziamo le diverse opzioni disponibili: aprire un negozio di abbigliamento fisico, sfruttare il potenziale del commercio online o considerare l’opzione del franchising.

  1. Negozio fisico: aprire un negozio fisico potrebbe essere una buona opzione se si desidera creare una presenza tangibile per i clienti e offrire loro un’esperienza di acquisto in negozio. Tuttavia, ciò potrebbe richiedere un investimento significativo in termini di affitto, costi operativi e personale.
  2. Commercio online: sfruttare il commercio online potrebbe essere un ottimo modo per raggiungere un pubblico più ampio senza dover affrontare i costi di un negozio fisico. Tuttavia, potrebbe essere necessario investire in un sito web, marketing digitale e logistica per gestire le spedizioni.
  3. Franchising: considerare l’opzione del franchising potrebbe offrire la possibilità di espandere rapidamente il proprio marchio sfruttando la struttura operativa di un’azienda già consolidata nel settore dell’abbigliamento. Questo potrebbe ridurre i rischi e i costi associati all’avvio di un nuovo negozio, ma è importante trovare il giusto partner franchising che condivida i valori e l’immagine del marchio.

 

In definitiva, la decisione sul formato del negozio dipenderà dalle risorse disponibili, dall’obiettivo di business e dal target di clientela. Potrebbe anche essere possibile combinare più formati, ad esempio con un negozio fisico che supporta un’attività online e un modello franchising per espandersi su nuovi mercati.

Iter burocratico e requisiti per aprire un negozio

Una volta individuato il luogo e selezionata la propria nicchia di mercato, sarà cruciale trovare fornitori affidabili. La scelta dei migliori fornitori richiederà l’analisi di vari aspetti, inclusi sconti offerti, tempi di consegna, procedure di riordino, capacità di aggiornare il catalogo in base alle ultime tendenze, e altri servizi post-vendita disponibili.

Successivamente, sarà importante verificare che l’imprenditore soddisfi i requisiti etici e professionali necessari per l’avvio dell’attività, come la maggiore età, l’assenza di precedenti fallimenti o condanne. Non saranno necessarie competenze specializzate, titoli accademici o licenze particolari.

Il percorso burocratico per aprire un negozio di abbigliamento includerà diversi passaggi:

  1. Apertura Partita IVA;
  2. Iscrizione al Registro delle Imprese presso la Camera di Commercio;
  3. Attivazione delle posizioni INPS ed INAIL;
  4. Comunicazione preventiva all’Ufficio del Comune (almeno 30 giorni prima dell’apertura);
  5. Utilizzo della Comunicazione Unica tramite PEC alla Camera di Commercio, un unico passaggio per le principali iscrizioni e comunicazioni necessarie.

 

Altri adempimenti comprendono ottenere il permesso per esporre l’insegna esterna, pagare i diritti SIAE per la diffusione di musica o video nel locale durante gli orari di apertura, e verificare che i locali rispettino le normative in materia di destinazione, igiene, agibilità, urbanistica e sicurezza.

Potrebbero esserci ulteriori requisiti a livello regionale, quindi è consigliabile informarsi sulle normative locali presso lo sportello per le attività produttive della Camera di Commercio (SUAP) e ottenere assistenza da un commercialista per evitare possibili errori durante il processo.

In caso di locali di dimensioni rilevanti che superino determinati parametri (di solito sopra i 250 metri quadrati, ma le regolamentazioni variano), sarà necessario informare i Vigili del Fuoco per l’attestazione antincendio. Inoltre, soprattutto quando si trattano capi di valore, è consigliabile stipulare assicurazioni contro furti e incendi e installare sistemi di videosorveglianza e dispositivi anti-taccheggio.

Quanto costa aprire un negozio di abbigliamento?

Per calcolare con precisione i costi necessari per avviare un negozio, è essenziale redigere un business plan dettagliato accompagnato da un prospetto economico-finanziario. Questo documento consentirà di valutare in modo accurato tutte le spese e, allo stesso tempo, prevedere con maggior precisione i potenziali profitti.

Ad esempio, l’avvio di un negozio in proprio può richiedere un investimento iniziale di circa 50.000 euro. Tuttavia, questa cifra può variare considerevolmente a seconda di diversi fattori:

  1. Il tipo di merce offerta
  2. La dimensione del locale
  3. La posizione geografica (zone centrali possono avere costi di affitto più elevati)
  4. Lavori strutturali, ristrutturazioni e adattamenti richiesti
  5. Numero di dipendenti necessari
  6. Creazione di un sito web e-commerce o di un’app personalizzata
  7. Scelta dei fornitori per abbigliamento, arredamento, attrezzature, software gestionali, materiali espositivi, ecc.

 

Ricorrere al mercato dell’usato, il leasing, il conto vendita o il comodato d’uso può rappresentare un valido metodo per risparmiare somme significative durante la fase iniziale di apertura del negozio.

Conclusioni: è dunque possibile aprire un negozio e vendere abbigliamento nel 2024?

Alla luce delle considerazioni sopra esposte, l’avvio di un negozio sia esso online o in franchising, richiede un’analisi approfondita degli aspetti burocratici, dei fornitori e dei costi fissi.

Prima di aprire un’attività di questo tipo, è essenziale avere una chiara comprensione del settore della moda e della nicchia di mercato che si intende raggiungere. Coinvolgere un commercialista durante il processo di avvio può essere fondamentale per gestire in modo efficace il costo di avviamento e stabilire le basi per un negozio redditizio.

Decidere di aprire un proprio negozio richiede attenzione ai dettagli e un’attenta pianificazione per avere successo nella vendita. Tuttavia, nonostante le sfide, questa decisione può rivelarsi una buona idea, soprattutto se si valutano attentamente i diversi elementi che caratterizzano il lancio di un’attività, inclusa la vendita online, prima di avviare effettivamente il progetto.

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