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Imprenditore commerciale: definizione e codice civile

L’imprenditore commerciale è colui che svolge un’attività economica organizzata, qualunque sia il suo settore, con la finalità di ottenere guadagni.

La sua attività commerciale è contraddistinta da alcune caratteristiche previste dallo statuto di imprenditore commerciale:

  • La sua attività con metodo economico;
  • La sua impresa è da lui organizzata diretta alla produzione di beni o servizi anche avvalendosi di collaboratori e dipendenti che lo aiutano nello svolgimento dell’attività;
  • L’attività prevede la vendita di beni o di servizi;
  • L’attività deve essere svolta in maniera professionale, stabile e duratura.

Nel caso in cui egli eserciti professionalmente la sua attività come singola persona allora egli è un imprenditore individuale, nel caso in cui essa è invece svolta da un ente, allora si parla di imprenditore collettivo.

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Imprenditore commerciale: come funziona il registro delle imprese

Precedentemente, abbiamo elencato alcune caratteristiche che egli presenta in qualità di imprenditore commerciale ovvero lo svolgimento del proprio business in maniera organizzata, professionale e per ottenere dei ritorni pecuniari derivanti dalla stessa.

Quali sono gli obblighi di un imprenditore commerciale? Tra gli obblighi di cui si deve far carico sono:

  • Iscriversi al Registro delle Imprese all’interno della sezione ordinaria;
  • Tenere i registri contabili, il libro degli inventari e altre scritture contabili;
  • Esposizione al rischio di fallimento e soggetto alle procedure concorsuali;
  • Può svolgere attività imprenditoriale come soggetto *incapace solo se ha il via libera dal Tribunale per pubblicità legale.

*Per quest’ultimo obbligo, dobbiamo precisare che per incapace si intende la persona che è interdetta, inabilitata o minorenne. Questo tipo di soggetti non possiedono, secondo il nostro ordinamento, la capacità di agire e quindi non possono svolgere un’attività commerciale a meno di autorizzazione del Tribunale.

Invece, sugli obblighi di iscrizione al Registro delle Imprese e della tenuta delle scritture contabili, essi prevedono iter e misure da rispettare che variano in base al settore commerciale di riferimento a cui appartiene l’impresa.

Imprenditore commerciale nel codice civile

L’imprenditore commerciale è colui che esercita professionalmente ed è organizzato per la produzione, e lo scambiare di beni o di servizi su base regolare per ottenere un profitto. Questo termine si trova nel codice civile (c.c.) e regola gli affari e il commercio.

Ciò significa che un evento occasionale, come la vendita di un garage, non può rendere una persona un imprenditore di questo genere. Inoltre, la produzione di beni e di servizi deve essere effettuata a scopo di scambio, il che significa che l’individuo deve cercare di ottenere un guadagno.

Esistono diversi tipi d’imprenditori commerciali, dai piccoli imprenditori alle grandi aziende. Tutti hanno in comune il fatto di essere impegnati in una qualche forma di attività commerciale con l’obiettivo di ottenere un profitto.

Imprenditore commerciale: quale attività svolge

Cosa fa un imprenditore commerciale? Come detto, l’attività economica di chi fa impresa può riguardare diversi settori che incidono sullo svolgimento della stessa.

Limiti, obblighi, leggi da rispettare servono a regolamentare il settore di appartenenza ma permettono anche di comprendere come svolgere la propria attività imprenditoriale.

Egli deve sicuramente avere come principale obiettivo quello di produrre profitti dalla vendita dei beni o servizi che vende o dai servizi che offre.

Ma non è detto che sia sempre così, viste le richieste dalla natura di alcune imprese commerciali che per costituzione possono presentare la peculiarità di dover coprire solo le uscite economiche provenienti dalla loro attività.

Quindi, in sostanza per fare business profittevolmente bisogna inquadrare al meglio il proprio settore commerciale di appartenenza, ben consapevole dell’ambiente di mercato e normativo in cui l’impresa è posizionata.

Qualità di Imprenditore commerciale

L’organizzazione dell’azienda è un’altra caratteristica per essere definito tale.

All’interno del termine “organizzazione”, sicuramente possono esserci due elementi fondamentali e imprescindibili anche per la realizzazione con successo della propria impresa:

  • Avere a disposizione dei capitali da investire;
  • Organizzare la forza lavoro.

Per quanto riguarda il capitale di cui disporre per avviare e continuare l’attività imprenditoriale, esso non deve essere necessariamente personale, ma può derivare da prestiti, finanziamenti, finanziatori o altre forme di credito o investimento che garantiscono la disponibilità di denaro.

Un ruolo chiave nello svolgimento del proprio business lo hanno dipendenti e collaboratori. L’azienda esercita professionalmente un’attività economica organizzata al fine della produzione di beni o di servizi che è alla base dell’idea imprenditoriale e dalla quale derivano i profitti. Coloro che collaborano all’esercizio dell’impresa devono essere gestiti dall’imprenditore nella maniera migliore possibile per far sì che essa funzioni al meglio.

Oltre all’organizzazione del lavoro, risulta fondamentale scegliere i giusti dipendenti per capacità, competenze, esperienze e professionalità, per garantirsi la migliore efficacia della propria attività d’impresa nel mercato di riferimento.

La professionalità è un’altra caratteristica che egli deve possedere per la gestione dell’impresa.

Essa deve essere fatta in maniera stabile e duratura il che non vuol dire che non si può fare in maniera periodica, come ad esempio le imprese stagionali (ad esempio le imprese del turismo).

Inoltre, il fattore della durevolezza dello svolgimento dell’attività imprenditoriale non deve essere preso alla lettera. Infatti, un imprenditore commerciale professionale può espletare la sua attività finalizzandola ad un solo affare che è il frutto del lavoro e dell’organizzazione per un tempo significativo necessario alla sua realizzazione.

La perdita della qualità di imprenditore può avvenire alla cessazione dell’attività che avviene nei casi di liquidazione della stessa o per la morte dell’imprenditore commerciale.

statuto imprenditore commerciale

Imprenditore commerciale di beni e servizi

La vendita, la produzione o dello scambio di beni e servizi rappresentano il suo business, quello che fa e produce, ma non è tutto.

Pensiamo ad esempio all’attività legata alla intermediazione nella circolazione dei beni ed i servizi realizzati dall’attività d’impresa è solo il suo risultato finale, dietro c’è l’idea dell’imprenditore, l’organizzazione ed il lavoro svolto per arrivare alla finalità del proprio business: vendere il proprio prodotto o servizio e generare profitto.

Sarebbe facile pensare che il suo compito sia solo quello di scegliere il prodotto o servizio da vendere e venderlo. Egli deve mettere in pratica il suo ingegno, le sue capacità, le sue conoscenze, ha bisogno di impegno, sudore, sacrificio, passione per realizzare i suoi progetti in maniera economicamente proficua.

Quindi, l’attività di scambio di beni e servizi non è una caratteristica che lo contraddistingue indelebilmente, in quanto la sua attività si basa su un lavoro che è propedeutico al raggiungimento della vendita o della fornitura degli stessi.

Imprenditore commerciale e piccolo imprenditore

Molti si fanno la domanda su che differenza ci sia tra l’imprenditore commerciale ed il piccolo imprenditore.

Egli è colui che svolge la sua attività imprenditoriale solo attraverso il proprio lavoro e con l’aiuto dei suoi familiari.

I piccoli imprenditori possono far parte delle seguenti categorie:

  • Coltivatori diretti;
  • Artigiani;
  • Piccoli commercianti.

A differenza degli imprenditori commerciali, che devono obbligatoriamente iscriversi alla sezione ordinaria per essere opponibile di terzi e creditori verso le sue azioni e la costituzione dell’attività stessa, ai piccoli imprenditori è concesso iscriversi nella sezione speciale del Registro delle Imprese. Questo onere ha il fine di pubblica notizia ed efficacia dichiarativa quali i terzi possono provare.

Egli non è neanche soggetto alla tenuta delle scritture contabili, al fallimento (solo per attività con un determinato attivo patrimoniale e ricavi) ed altre procedure concorsuali.

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