Cultura crea 2.0 è l’iniziativa di Invitalia che sostiene con finanziamenti le aziende dei settori alberghiero, turismo e cultura, anche senza fini di lucro.
La misura coinvolge le imprese che sono situate in:
- Basilicata;
- Calabria;
- Campania;
- Puglia;
- Sicilia.
Le imprese che possono richiedere le agevolazioni previste dalla misura sono le PMI e gruppi di persone che vogliono creare una nuova attività.
A chi è rivolto Cultura Crea 2.0
Abbiamo già detto che Cultura crea 2.0 si rivolge a quelle società situate nelle Regioni del meridione italiano elencate in precedenza, incentivando l’utilizzo e la diffusione dei nuovi strumenti tecnologici e digitali.
Queste imprese per accedere alle agevolazioni previste dalla misura possono essere:
- un insieme di persone che decidono di far nascere una nuova società che deve essere creata entro un mese dall’accettazione a poter usufruire dei finanziamenti previsti;
- nate da meno di 3 anni;
- società senza fini di lucro come APS, onlus, imprese sociali, organizzazioni di volontariato;
- cooperative;
- reti di imprese.
Il progetto prevede tre piani a cui corrispondono i rispettivi finanziamenti e possibili beneficiari che riguardano la nascita, la crescita e lo sviluppo delle imprese.
Cultura crea 2.0 gli incentivi
Il primo incentivo di Cultura crea 2.0 che andiamo ad analizzare è quello denominato “Creazione di nuove imprese nell’industria culturale”.
Esso riguarda le imprese micro, piccole e medie del settore culturale delle Regioni già citate, create da meno di tre anni e quelle costituende, oltra alle cooperative, che prevede finanziamenti fino a 400.000 euro su progetti che riguardano:
- l’utilizzo di strumenti informatici per il mantenimento delle conoscenze culturali;
- innovazioni usate per la preservazione delle ricchezze culturali;
- legati all‘utilizzo del territorio per fini turistici;
- per la gestione di beni e attività culturali.
I finanziamenti sono:
- la combinazione tra un finanziamento a tasso zero ed un contributo a fondo perduto fino al 40% delle spese concesse;
- la soglia del 40% è aumentabile fino al 45% se i progetti provengono da aziende con una maggioranza di donne, giovani o con standard di legalità;
- possibilità di usufruire di servizi di affiancamento fino a 100.000 euro;
- la parte economica del progetto non coperta dal finanziamento deve essere garantita dalla società che ne fa richiesta.
L’agevolazione intitolata “Sviluppo delle imprese dell’industria culturale e turistica” include le MPMI dei settori cultura, spettacolo, turismo e manifatturiero legate ai territori delle Regioni del Sud Italia.
Le imprese che possono beneficiare di questo incentivo sono quelle create da meno di 3 anni e le cooperative con finanziamenti fino a 500.000 euro per promuovere, valorizzare e offrire servizi legati alle risorse locali e culturali.
Questi progetti sono sovvenzionati attraverso:
- la combinazione tra un finanziamento a tasso zero che copre il 60% delle spese aumentabile fino al 65% ed un contributo a fondo perduto fino al 20% delle spese concesse che può arrivare fino al 25% per imprese con maggioranza di donne, giovani o che rispettano gli standard di legalità;
- possibilità di usufruire di servizi di affiancamento fino a 100.000 euro;
- la parte economica del progetto non coperta dal finanziamento deve essere garantita dalla società che ne fa richiesta.
L’agevolazione “Sostegno ai soggetti del terzo settore dell’industria culturale” riguarda imprese e associazioni senza fini di lucro e cooperative attive dal punto di vista culturale delle Regioni meridionali del nostro Paese.
La misura sovvenziona progetti con finanziamenti fino a 400.000 euro che riguardano lo sfruttamento, l’utilizzo ed il coinvolgimento culturale.
Tali finanziamenti sono:
- un contributo fino all’80% che può essere aumentato fino al 90% se le imprese beneficiarie hanno al loro interno una maggioranza di donne, giovani o seguono gli standard di legalità;
- possibilità di usufruire di servizi di affiancamento fino a 100.000 euro;
- la parte economica del progetto non coperta dal finanziamento deve essere coperta dalla società che ne fa richiesta.
Cultura crea 2.0 domanda
Per richiedere i finanziamenti previsti da Cultura crea 2.0 le imprese devono presentare la domanda telematicamente sul sito internet di Invitalia.
Per fare domanda servono:
- identità digitale (SPID, CIE o CNS);
- compilare domanda, business plan e allegati all’interno dell’area riservata;
- PEC e firma digitale per ottenere l’invio del protocollo elettronico.
Invitalia valuta in base all’ordine temporale di invio le domande e tale fase dura 60 giorni.
Se un’impresa fa parte di una rete, ogni impresa deve presentare la propria domanda, proprio piano e devono seguire i requisiti dell’incentivo al quale si vuole aderire.
Per saperne di più vedi anche: