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Credito di Imposta Investimenti Mezzogiorno beni strumentali

Il Credito Imposta Investimenti Mezzogiorno è la misura che agevola le imprese del Sud Italia nell’acquisto di beni utili alla loro produzione.

Tale agevolazione consiste nella concessione del credito imposta mezzogiorno compreso tra il 20 ed il 45% in favore delle Regioni del Mezzogiorno italiano per comprare i cosiddetti beni strumentali.

Le imprese devono avere la sede produttiva all’interno di una delle seguenti Regioni:

  • Abruzzo;
  • Basilicata
  • Calabria;
  • Campania;
  • Molise;
  • Puglia;
  • Sicilia.

Il credito imposta varia a seconda della Regione di appartenenza, delle zone assistite e delle caratteristiche dell’impresa.

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Credito Imposta Investimenti Mezzogiorno: come funziona il credito di imposta e come beneficiare del credito

Il Credito Mezzogiorno spetta alle imprese che investono in beni utili alla produzione delle Regioni del Sud Italia.

Però, possono usufruire di questa agevolazione anche le aziende:

  • con investimenti effettuati nei Comuni delle Regioni delle zone che sono state colpite recentemente dal terremoto ovvero Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria;
  • quelle considerate nella Zona Economica Speciale che sono aiutate da semplificazioni amministrative ed agevolazioni, ossia destinati a strutture produttive ubicate nelle regioni Abruzzo, Calabria, Campania, Ionica Interregionale Puglia-Basilicata, Adriatica Interregionale Puglia-Molise, Sicilia Occidentale, Sicilia Orientale e Sardegna.

L’agevolazione viene erogata in base alla dimensione dell’impresa:

  • piccola impresa è quella con meno di 50 dipendenti e fatturato annuo al di sotto dei 10 milioni di euro;
  • media impresa è quella con meno di 250 dipendenti, fatturato annuo al di sotto dei 50 milioni di euro e bilancio annuo al di sotto di 43 milioni di euro;
  • grande impresa è quella con più di 250 dipendenti, fatturato annuo al di sopra dei 50 milioni di euro e bilancio annuo al di sopra di 43 milioni di euro.

Il beneficiario può utilizzare il credito imposta mezzogiorno solo in compensazione per gli acquisti in beni per la produzione eseguiti:

  • dal primo gennaio 2016 al 31 dicembre 2022 per quelle del Mezzogiorno;
  • dal 24 agosto 2016 per quelle delle zone terremotate;
  • dal 25 gennaio 2018 al 31 dicembre 2022 per quelle della ZES.

Le imprese che non possono richiedere il Credito Imposta Investimenti nel Mezzogiorno sono quelle dei settori:

  • assicurativo;
  • carbonifero;
  • del credito;
  • delle costruzioni navali;
  • energetico
  • fibre sintetiche;
  • finanziario
  • siderurgico;
  • dei trasporti.

Per le imprese delle zone terremotate e dello ZES non ne possono usufruire anche quelle dei settori dell’agricoltura, dell’acquacoltura e della pesca.

Il Credito Investimenti Mezzogiorno è sommabile a misure come Nuova Sabatini e la fruizione del credito d’imposta.

Credito d’Imposta Investimenti Mezzogiorno quanto spetta

Il Bonus Investimenti nel Mezzogiorno prevede per le imprese un credito imposta di:

  • 45% per le piccole, 35% per le medie e 25% per le grandi imprese per gli investimenti effettuati nei comunidi Basilicata, Campania, Puglia, Sicilia e Sardegna;
  • le imprese del Molise usufruiscono del credito imposta del 30% per le aziende di piccola dimensione, 20% per le medie e 10% per le grandi che hanno comprato beni strumentali entro il 31 dicembre 2021, mentre per gli investimenti effettuati dal 1° gennaio fino al 31 dicembre 2022 nel limite massimo del 45%, 35% e 25% per spese su impianti e attrezzature varie.
  • alle aziende dell’Abruzzo spetta un credito imposta del 30%, 20% e 10% rispettivamente per piccole, medie e grandi imprese.

La misura massima di progetto di investimento iniziale sono di 3 milioni, 10 milioni e 15 milioni per piccole, medie e grandi imprese mentre è di 100 milioni per quelli della Zona Economica Speciale.

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Credito Imposta Investimenti Mezzogiorno beni strumentali nuovi e agevolabili dal bonus investimenti

I beni oggetto del credito imposta previsto dal Credito Mezzogiorno devono essere nuovi ed anche in affitto.

Tali beni devono essere:

  • strumentali all’attività svolta dall’impresa;
  • durevoli;
  • utilizzati nel processo di produzione dell’azienda.

Non rientrano nel credito imposta mezzogiorno gli investimenti in beni:

  • considerati come merce da vendere;
  • prodotti venduti dopo assemblaggio o trasformazione;
  • i materiali di consumo.

Credito Imposta Investimenti Mezzogiorno come ottenerlo

La richiesta per ottenere il Credito Imposta Investimenti Mezzogiorno deve essere presentata per via telematica all’Agenzia delle Entrate seguendo le seguente fasi per accedere al credito:

  • compilare il modulo presente sul sito web dell’Agenzia delle Entrate ed inviarlo telematicamente;
  • ottenere l’autorizzazione ad fruire del credito d’imposta per gli investimenti nel Mezzogiorno con la ricezione della ricevuta presente nell’Area autenticata del sito dell’Agenzia attestante la fruibilità del credito;
  • presentare il modello F24 per il credito in compensazione tramite Entratel o Fisconline dopo cinque giorni dall’ottenimento della ricevuta che attesta il diritto all’utilizzo del credito e dove devono essere indicati i dati degli investimenti agevolabili e del credito.

Il credito può essere utilizzato a partire dal quinto giorno successivo alla data di rilascio della ricevuta attestante la fruibilità del credito medesimo.

Il credito imposta è stato prorogato dal 31 dicembre 2022 fino al 31 dicembre 2023 ed i finanziamenti sono sempre destinati alle imprese:

  • con strutture produttive ubicate nelle regioni del Mezzogiorno e nelle zone economiche speciali;
  • sono comprese le isole Sardegna e Sicilia;
  • non sono compresi quelli dei comuni delle regioni Lazio, Umbria, Marche e Abruzzo colpiti dagli eventi sismici.

Per saperne di più vedi anche:

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