News

WhatsApp testa l’interoperabilità con le altre app di messaggistica e altre piattaforme

WhatsApp si appresta a lanciare un innovativo sistema che permetterà agli utenti di scambiare messaggi in chat con altre piattaforme, garantendo elevati livelli di sicurezza grazie alla crittografia end-to-end.

Cos’è WhatsApp e come ha funzionato finora

WhatsApp è un’applicazione di messaggistica ampiamente utilizzata che opera su diverse piattaforme, incluse smartphone e desktop. Consente agli utenti di inviare messaggi di testo, effettuare chiamate vocali e video, condividere file multimediali e partecipare a chat di gruppo.

Basato sulla crittografia end-to-end, WhatsApp garantisce la privacy e la sicurezza delle comunicazioni crittografando i messaggi dal mittente al destinatario, impedendo l’accesso non autorizzato. Gli utenti possono connettersi con altre persone a livello globale tramite numeri di telefono, eliminando la necessità di nomi utente o PIN. Inoltre, WhatsApp supporta funzionalità come gli aggiornamenti dello stato e la condivisione di documenti. Opera su un modello gratuito senza abbonamento, facendo affidamento sulla connettività Internet per facilitare la comunicazione in tempo reale.

Cosa significa interoperabilità

L’interoperabilità si riferisce alla capacità di sistemi, software o dispositivi diversi di comunicare, scambiare dati e collaborare in modo efficace. Garantisce un’interazione senza soluzione di continuità tra piattaforme diverse, consentendo loro di comprendere e utilizzare le funzioni o i dati reciprocamente senza richiedere modifiche estese. Nel contesto delle app di messaggistica come WhatsApp, l’interoperabilità significa permettere agli utenti di comunicare su diverse piattaforme, indipendentemente dall’app specifica che stanno utilizzando. Questo facilita una maggiore connettività e comodità per gli utenti, poiché possono impegnarsi in conversazioni con contatti che potrebbero utilizzare diversi servizi di messaggistica, migliorando alla fine l’accessibilità e l’efficienza della comunicazione.

In questo caso, Dick Brouwer, direttore tecnico di WhatsApp, ha rivelato che l’azienda è pronta a offrire l’interoperabilità sulla piattaforma a oltre 2 miliardi di utenti.

Bilanciare privacy e interoperabilità

In un’intervista per Wired, Dick Brower ha detto: “C’è una vera tensione tra offrire un modo semplice per fornire questa interoperabilità a terze parti, preservando allo stesso tempo la privacy, la sicurezza e l’integrità di WhatsApp. Penso che siamo abbastanza soddisfatti di dove siamo arrivati”.

Mandato dell’UE e risposta di Meta

L’UE ha concordato di includere l’interoperabilità dei messaggi nel DMA 2022. Questa regola impone ai gestori come WhatsApp e Messenger di aprire i loro servizi ad altre app di messaggistica.
Meta sta anche lavorando per aggiungere supporto ad altre app di messaggistica a Messenger. Inizialmente, queste esperienze si concentreranno su chat one-on-one dove le persone possono inviare testi, audio, video, immagini e file tra le app. Come riportato in precedenza da WABetaInfo, questa esperienza sarà presente in un nuovo sottomenu in cima alla posta in arrivo chiamato “Chat di terze parti”.

Requisiti per l’Interoperabilità

Le aziende che desiderano essere interoperabili con il sistema di Meta dovranno firmare un accordo, i dettagli del quale non sono ancora pubblici. WhatsApp richiederà la crittografia end-to-end per abilitare l’interoperabilità. Tuttavia, le recenti modifiche annunciate da Apple all’App Store potrebbero essere un indicatore che i termini potrebbero non essere semplici.

Collaborazione con Matrix e futuro incerto

Di recente, il fondatore del protocollo di messaggistica open-source Matrix, Matthew Hodgson, ha osservato durante un discorso che ha collaborato con WhatsApp su base “sperimentale” per far sì che il protocollo funzioni mantenendo intatta la crittografia end-to-end. Non è chiaro se altri operatori come Telegram, Viber e Google stiano pianificando di aggiungere supporto all’interoperabilità con WhatsApp.

Il crescente interesse per le piattaforme di messaggistica unificata

Le applicazioni che racchiudono diversi servizi di messaggistica in un’unica piattaforma hanno attirato molto l’attenzione negli ultimi mesi. Lo scorso ottobre, Automattic, proprietaria di WordPress.com, ha acquistato Texts.com per 50 milioni di dollari. Beeper, fondato da Eric Migicovsky, il creatore degli smartwatch Pebble, è stato oggetto di dibattito per il suo tentativo, interrotto da Apple, di portare iMessage sui telefoni Android.

Le preoccupazioni

Nonostante questi iniziali progressi, sono sorte alcune preoccupazioni. L’avanzamento verso l’interoperabilità potrebbe ampliare il mercato, ma allo stesso tempo potrebbe anche restringerlo, dando così ai grandi attori un maggiore controllo decisionale.

Qualora una piattaforma gatekeeper optasse per un nuovo approccio e si volesse mantenere l’interoperabilità con essa, sarà necessario conformarsi per non perdere gli utenti. Inoltre, l’interoperabilità potrebbe ritardare l’introduzione di nuove funzionalità.

È fondamentale sottolineare che l’interoperabilità richiederà del tempo, quindi coloro che attendono questo momento potrebbero dover pazientare un po’ più a lungo.

Articoli Correlati